132 - Porto un inconsueto vino
Porto un inconsueto vino
A labbra da tempo inaridite
Vicino alle mie,
E le invito a bere;
Screpolate dalla febbre, Provano,
Io distolgo i miei occhi traboccanti,
e torno dopo un'ora per controllare.
Le mani ancora stringono il tardivo bicchiere -
Le labbra che avrei voluto rinfrescare, ahimè -
Sono così esageratamente Fredde -
Vorrei tanto tentare di scaldare
Quei cuori dove il gelo si è insediato
Da secoli sottoterra -
Alcuni altri assetati potrebbero esserci
Che per questo vorrebbero rivolgersi a me
Se potessero parlare -
E così porto sempre la coppa
Se, per caso, mia potesse essere la goccia
Che spenga la sete di qualche pellegrino -
Se, per caso, qualcuno mi dicesse
"Al piccolo, a me", (*)
Quando alla fine mi risveglierò.
A labbra da tempo inaridite
Vicino alle mie,
E le invito a bere;
Screpolate dalla febbre, Provano,
Io distolgo i miei occhi traboccanti,
e torno dopo un'ora per controllare.
Le mani ancora stringono il tardivo bicchiere -
Le labbra che avrei voluto rinfrescare, ahimè -
Sono così esageratamente Fredde -
Vorrei tanto tentare di scaldare
Quei cuori dove il gelo si è insediato
Da secoli sottoterra -
Alcuni altri assetati potrebbero esserci
Che per questo vorrebbero rivolgersi a me
Se potessero parlare -
E così porto sempre la coppa
Se, per caso, mia potesse essere la goccia
Che spenga la sete di qualche pellegrino -
Se, per caso, qualcuno mi dicesse
"Al piccolo, a me", (*)
Quando alla fine mi risveglierò.