L'orizzonte di K.D.

K.D. si svegliò quel mattino e guardò le cose accanto a lei,
gli occhi ancor velati dalle briciole dei sogni mentre il sonno scompariva accanto a lei,
lentamente, il sonno scompariva accanto a lei.
K.D. si affacciò alla finestra, vide il mondo solito al di là
svaniva il suo orizzonte sulla ruggine del ponte dove il fiume scompariva e la città
finiva, dove il fiume scompariva.
K.D. non seppe mai dire che sensazione la prese:
sentì il suo corpo svanire,le braccia e le mani rapprese.
Pianse qualcuno lontano, che forse non conosceva
ed il suo pianto pian piano quell'orizzonte scioglieva.
Ma poi sorrise sorpresa di quella stupida ebbrezza:
il suo orizzonte tornato reale le dava la solita sua sicurezza.
Quando anche noi qualche volta ci sentiam tristi per niente
forse c'è K.D. che piange, lontana fantasma che in noi ci accompagna per sempre.