Una donna

Una donna fasciata in un abito elegante,
una donna che custodisce il bello,
una donna felice di essere serpente,
una donna infelice di essere questo e quello.

Una donna che a dispetto degli uomini
diffida di quelle cose bianche
che sono le stelle e le lune,
una donna a cui non piace la fedeltà del cane.

Una donna nuova, appena nata,
antica e dignitosa come una regina,
una donna sicura e temuta,
una donna volgare come una padrona.

Una donna così sospirata,
una donna che nasconde tutto,
nel suo incomprensibile interno
e che invece è uno spirito chiaro come il giorno.

Una donna, una donna, una donna…

Una donna talmente normale
che rischia di sembrare originale,
uno strano animale, debole e forte
in armonia con tutto anche con la morte.

Una donna così generosa,
una donna che sa accendere il fuoco,
che sa fare l’amore
e che vuole un uomo concreto come un sognatore.

Una donna, una donna, una donna…

Una donna che resiste tenace,
una donna diversa e sempre uguale,
una donna eterna che crede nella specie,
una donna che si ostina ad essere immortale.

Una donna che non conosce
quella stupida emozione
più o meno vanitosa,
una donna che nei salotti non fa la spiritosa.

E se questo bisogno maledetto
lasciasse in pace i suoi desideri
e se non le facessero più effetto
i finti amori dei corteggiatori
allora ci sarebbero gli uomini
e un mondo di donne talmente belle
da non avere bisogno
di affezionarsi alla menzogna del nostro sogno.

Una donna, una donna, una donna…
Una donna, una donna, una donna…