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Vorrei veramente essere morta

Vorrei veramente essere morta.
Essa lasciandomi piangendo forte,

mi disse: "Quanto ci e` dato soffrire,
o Saffo: contro ogni mia voglia
io devo abbandonarti".

"Allontanati felice" risposi
"Ma ricorda che fui di te
sempre amorosa.

Ma se tu dimenticherai
(e tu dimentichi) io voglio ricordare
i nostri celesti patimenti:

le molte ghirlande di viole e rose
che a me vicina, sul grembo
intrecciasti col timo;
i vezzi di leggiadre corolle
che mi chiudesti intorno
al delicato collo;

l'olio da re, forte di fiori,
che la tua mano lisciava
sulla lucida pelle;

e i molli letti
dove alle tenere fanciulle joniche
nasceva l'amore della tua bellezza.

Non un canto di coro,
ne' sacro, ne' inno nuziale
si levava senza le nostre voci;

e non il bosco dove a primavera
il suono..."